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Testimonianza sull'efficacia dei Fiori di Bach sugli animali

Di seguito riporto la testimonianza di una ragazza che si è rivolta a me per meglio affrontare, mediante i Fiori di Bach, i problema dell'eccessiva paura del suo cavallo durante le passeggiate.
 
"Cristall è un bellissimo cavallo di madre olandese e padre italiano, classe 1993: quest’anno compie 22 anni (non più un giovanotto).
Quando è entrato a far parte della mia vita aveva 12 anni
[...]
Da subito mi piacque: era esuberante, frizzante, reattivo… e purtroppo anche molto pauroso e insicuro, e questi difetti col tempo divennero un problema, poiché girare vari posti e situazioni diverse per le gare, per lui era emotivamente “pesante”.
A me dispiaceva e allo stesso tempo faceva arrabbiare tutta questa sua insicurezza, specialmente nelle cose più banali.

Una su tutte era LA PASSEGGIATA: un momento che per un cavallo dovrebbe essere rilassante e distrattivo, per lui era uno stress.
La sua insicurezza non gli faceva fare neanche un passo da solo: doveva sempre esserci qualcuno davanti, e quel qualcuno poteva essere un altro cavallo, una persona a piedi o in bici ecc., non importava, basta che qualcuno fosse davanti a lui.
Le prime volte fuori si spaventava per qualsiasi cosa: bici, cani, macchine, passeggini, ombrelli, e tutto quello che poteva essere “strano” per la sua quotidianità.
Fin qui poteva essere capibile, per un cavallo che non era mai stato abituato a fare passeggiate nel bosco, fuori dall’ambiente del maneggio.
Col tempo, e sempre con le sue “guide” davanti, ha smesso di avere paura di quello che incontrava lungo la strada, ma senza continuava ad andare nel panico:  s’immobilizzava  per poi fare dietro front improvvisi e darsi alla fuga (sempre con me in sella!).
Potevo usare le buone o le cattive, il risultato era lo stesso.
Insomma, eravamo in una situazione di stallo.

A quel punto ho deciso di provare anche con i famosi fiori di Bach, sotto consiglio di un’amica che li aveva usati per la ripresa del suo cavallo dopo una grave operazione.
Ho avuto il contatto di Sara e dopo averle spiegato la situazione e aver risposto alle sue domande dettagliate sul comportamento di Cristall nelle varie occasioni, mi ha indicato come farmi preparare in erboristeria o in farmacia la boccetta con i Fiori di Bach.
[...]
Iniziai a somministrarglieli nelle dosi, modalità e tempi indicati, e continuando a fare quello che facevo.

Col passare del tempo notai che gradualmente le cose miglioravano… fino a quando, un giorno, riuscii a fargli fare una passeggiata senza nessuno davanti a condurre la fila (vedi foto). Insomma, per la prima volta,  un giro nel parco da soli!

Ora non ricordo perfettamente ma in quest’occasione credo che il suo coraggio sia durato solo per un pezzo di sentiero, ma per me era tantissimo!
Ogni volta che l’insicurezza lo assaliva dovevo scendere da sella e portarlo a mano stando davanti a lui finché non provavo a risalire per vedere se proseguiva: questa tiritera è durata parecchio, visto che mi ero posta come obiettivo il giro del parco completo senza dover scendere da sella e nel giro di non molto tempo l’obiettivo fu raggiunto, con mia immensa gioia!

Oggi, Cristall, è ancora un cavallo un po’ insicuro, che non sempre prende le novità nel modo migliore, ma è molto più fiducioso nei miei confronti e più convincibile con meno fatica.
E’ sereno e si gode la sua “pensione” da 22enne
stando al paddock (prato) insieme al suo amico Matrixon e al caldo del suo box; spesso facciamo passeggiate, sia in compagnia sia da soli e i suoi “attacchi di panico” si sono ridotti al minimo.

La mia personale conclusione è la seguente: io non so se davvero siano stati i fiori di Bach oppure, grazie a questi, io mi sia sentita un po’ più sicura e di conseguenza, inconsciamente, questa sicurezza l’abbia trasmessa a lui… sta di fatto che mi hanno aiutata a raggiungere un obiettivo per me importantissimo.

Grazie Sara,
Con affetto
Gloria e Cristall
"

Campane Tibetane con Massimiliano Ielmini

Meditazione guidata da Max Ielmini, che suonerà dal vivo campane tibetane, tamburi, bastone della pioggia e didgeridoo

Domenica 22 Febbraio 2015
dalle 15:30 alle 17:30 circa
presso il Plesso "Le Querce"
in via Veneto 30 a Solbiate Arno (VA)


Richiesta prenotazione contattando gli enti che organizzano l'evento:

oppure:
Costo di ingresso: 10 euro per i soci di L'Arte dell'Essere, ulteriori 10 euro di tesseramento per tutti gli altri.

 

Cosa sono le Campane Tibetane



Le campane sono antichissmi strumenti musicali risalenti alla cultura pre-buddista che regnava nell'antico Tibet. 
Ancora oggi sono utilizzate nei Monasteri della Tradizione Lamaista, grazie alla loro capacità di riprodurre correttamente il suono dell’OM.
A differenza delle classiche campane che tutti conosciamo, la tibetana non viene appesa capovolta con il batacchio all’interno, bensì assomiglia ad una ciotola, da tenere in mano o a terra con la parte cava rivolta verso l’alto.

Utilità e Benefici delle Campane Tibetane


Meditare al suono delle Campane Tibetane, così come al suono del Gong, è un'esperienza molto intensa, utile a ricercare il nostro se’ piu’ profondo. Un mezzo per migliorare la percezione del nostro corpo riportandolo ad un profondo benessere.

Le vibrazioni sonore di queste campane inducono ad un profondo e benefico rilassamento, in grado di abbattere, ansia, stress ed eccessivo lavorio mentale, riportandoci in contatto con la nostra natura interiore, finalmente centrati in noi stessi.


Dal lato pratico: come agiscono su di noi le Campane Tibetane

La fisica ci insegna (anche se in Tibet già si sapeva da millenni) che in natura ogni cosa ha una sua peculiare vibrazione, nel senso che le particelle che compongono la materia hanno una loro fase. Le campane Tibetane sono realizzate in modo tale da emettere suoni in armonia con le vibrazioni del nostro corpo, stimolandone così il riequilibrio.

Scientificamente parlando si potrebbe spiegare questo fenomeno come una “concordanza di fase” quello cioè che permette a due onde di unirsi e vibrare allo stesso modo: lo stesso avviene nel classico esperimento che si fa a scuola a lezione di Fisica in cui i pendoli, se affiancati, tenderanno a oscillare dopo un po’ allo stesso ritmo.

Alcune ricerche hanno evidenziato come quando vengano suonate, le campane tibetane emettano onde alfa, particolari onde cerebrali, regolari e sincronizzate, caratterizzate da frequenze comprese tra gli 8 e i 12 Hearz: queste onde sono rilevabili durante la veglia ad occhi chiusi o nei momenti appena prima di addormentarsi.


Informazioni sul conduttore dell'incontro:

Massimiliano Ielmini da quindici anni si dedica al benessere globale dell'individuo.
  • Docente in tecniche di Meditazione e riequilibrio dei Cahkra.
  • Operatore Ortho-Bionomy
  • Massaggio Antistress
  • Riequilibrio Sonoro con Letto Armonico e Campane Tibetane

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